Il ramarro la metamorfosi di Steleo

Il ramarro, una metamorfosi nella mitologia greca

Mai deridere le persone che vediamo in difficoltà: che esse siano assetate ed affamate, dobbiamo rispettarle, e anzi meglio sarebbe aiutare; noi non conosciamo la loro storia, e rischiamo quindi che con il nostro atteggiamento di commettere un torto verso di loro, e di incappare nell’ira vendicativa di qualche divinità, come nel caso del ragazzo che nella mitologia greca per punizione venne trasformato in un ramarro.

Attenzione: ho modificato questo articolo dato che avevo preso il racconto da una vecchia fonte di un libro, che si è rivelata sbagliata, me ne sono accorto solamente andando a leggere le fonti dirette, e quindi ho prontamente modificato il tutto.
Mi scuso per questo.

Il ragazzo che derise la sete della Dea

Questo breve episodio è uno dei tanti esempi delle punizioni accadute ai personaggi della mitologia greca che con le loro azioni hanno fatto infuriare gli Dei, e per questo motivo sono stati trasformati, perdendo in questo modo il loro originario aspetto umano.
La Dea protagonista della storia, e autrice della metamorfosi è Demetra.
Il ragazzo reo, che subì la punizione ha nomi diversi in base alla versione.

  • Ovidio, nella sua opera le Metamorfosi, libro V, lo chiama Steleo, ed è quello con il racconto più accurato;
  • Nicandro, con la sua Theriaca, chiama il ragazzo Abante.

Ovidio: l’incontro di Demetra con l’anziana

Nel suo lungo pellegrinaggio alla ricerca della figlia Persefone rapita da Ade, la dea Demetra giunse stanca, affamata e assetata una selva, dove fermò il carro e legò i draghi che lo conducevano ad un abete.
Accortasi di una capanna li accanto, la Dea ci si reca volendosi rifocillarsi, e bussa alla porta.

All’anziana donna che apre la porta, la Dea chiede

Se chi può, quelle spighe faccia d’oro,
Che concede la terra à la tua sorte,
E renda gli anni tuoi, come già foro
Lieti, e robusti, e te vivace, e forte;
Dà con un poco d’acqua alcun ristoro
À queste membra stanche, afflitte, e morte:
Ristora quell’humor, che ’l Sol m’ ha tolto,
E fatto nel camin piover dal volto.

L’anziana donna non si fece ulteriormente pregare, e offrì alla dea il poco che teneva per se.
Delle spighe cotte e della polenta abbrustolita che l’anziana si era preparata, e da bere del vino.
quella che riteneva una persona in difficoltà una dolce bevanda coperta da fette di polenta abbrustolita.

La Dea senza remore prende il vino e mischia dentro il cibo offertale, mischiando il tutto.
Ingordamente inghiotta il tutto senza remore.

Il ragazzo insolente

Un ragazzo, di nome Steleo, era stato attratto dall’aspetto della divinità, e dal vestito candido, e da vicino si era fermato ad osservare Demetra.
Vedendola inghiottire senza parsimonia il pasto dell’anziana, iniziò a ridere dei lei.
Anzi, iniziò a indicarla all’anziana, schernendola chiamandola ingorda.

Continuando a deriderla in quel modo, il ragazzo insolente fece infuriare la Dea.
La quale gli gettò addosso ciò che rimaneva della zuppa, e maledicendolo.

La punizione del ragazzo fu devastante.
L’intero corpo si macchia del colore della bevanda.
Le braccia si accorciano diventando zampe.
Una coda sbuca da dietro.
Ed il suo corpo rimpicciolisce sempre di più.

Il ragazzo insolente in un ramarro ormai è trasformato.
L’anziana donna piange nell’assistere alla metamorfosi, e non è in grado nemmeno di raccoglierlo.
Mentre la furente Dea si allontana a riprendere il carro i draghi e la ricerca.


Libri utili

In questa sezione trovi alcuni consigli di acquisti che puoi fare.
Tramite il link di Amazon che qui hai a disposizione, e se decidi di fare l’acquisto, Wilusa avrà una piccola percentuale.
Sentiti libero di comprare attraverso i link o di acquistare tramite la tua libreria di fiducia.


Davide Bugatti

Autore

Ideatore e il fondatore del progetto Wilusa, oltre a gestire il sito principale – www.wilusa.it – gestisce ed è autore di articoli divulgativi del sito www.guerraepace.it facente sempre parte del progetto.

Appassionato di mitologia e di storia antica.